14ª TAPPA
14ª TAPPA
Stelle
PROTAGONISTI: Elio, Aurora, Margherita e Frate Leone in vesti di astronomo.
RIASSUNTO:
Elio chiede come mai quando sono a casa non si riesca mai a godere di un cielo simile. L’astronomo gli spiega che è colpa della luce artificiale: gli uomini hanno preferito la possibilità di svolgere il loro lavoro senza più badare all'alternanza giorno/notte, che restare a contemplare l'infinito del creato. E così i lampioni, il fumo, le fabbriche, persino i fari delle auto che ci sembrano accendere le nostre vite, in realtà pian piano stanno spegnendo uno dei regali di Dio all'uomo. Ma lì, in cima a quella collina, là dove lui stesso si preoccupa di tenere tutto spento, tutto al buio, non ci sono più limiti alle sorprese che Dio ci può riservare. Detto questo, inizia a mostrare loro le stelle, le costellazioni e il loro significato.
L’astronomo racconta di come anni fa, quando non esistevano mappe e non esistevano tecnologie, gli uomini (soprattutto i marinai) avevano un metodo infallibile per orientarsi: la stella Polare. Che era lì per loro, per indicar loro il cammino verso casa.
Elio e le gemelle sono entrati per puro caso nell'Osservatorio Astronomico di Tuoro. Lì, completamente al buio, svolge il suo servizio l'astronomo che ha mostrato loro la bellezza della luna piena e come anche loro possono brillare, se si lasciano illuminare dall'amore di Dio.
Elio: Mi scusi, signor astronomo, ma come mai qui il Cielo risplende così tanto, mentre a casa mia a Milano non riesco mai a godere di un simile spettacolo? Non è che io in tutto questo tempo non sono mai riuscito a guardare nella maniera giusta?
FLA: I tuoi occhi ci vedono benissimo. È colpa della luce artificiale! Vedi, gli uomini hanno preferito la possibilità di svolgere il loro lavoro senza più dover badare all'alternanza giorno/notte che restare a contemplare l'infinito del creato.
Aurora: Sì vabbè ma adesso, mica si può spegnere una città grande come Milano! E poi è bello guardare fuori dalla finestra e vedere tutte quelle luci diverse che si accendono e si spendono...
FLA: Eppure quelle che tu guardi con così grande fascino non sono le luci giuste da contemplare... i lampioni, il fumo, le fabbriche... persino i fari della auto che ci sembrano accendere le nostre vite e le nostre notti, in realtà pian piano stanno spegnendo uno dei regali di Dio all'uomo...
Margherita: Le stelle? Vero che sono le stelle? Io una volta ero tanto triste che non riuscivo più a guardarle dalla mia finestra che papà me ne ha appiccate di fluorescenti sul soffitto...
Aurora: Mannaggia a quella volta, adesso non riesco a chiudere occhio che ho questi cosi qua che mi illuminano la camera...
[Margherita fa la linguaccia a sua sorella].
Elio: Beh, ma non ci ha ancora detto qual è il suo segreto... io sono curioso!
Margherita: Sì ce lo dica! Così potremo fare lo stesso anche in città!
FLA: Non c'è nessun segreto se non quello che già state vivendo. In cima a questa collina, dove io stesso mi impegno e mi preoccupo di tenere tutto spento, tutto al buio, non ci sono più limiti alle sorprese che Dio ci può riservare.
Aurora: Posso guardare di nuovo dal telescopio?
Margherita: Anch'io, anch'io, anch'io!
FLA: Ahahah non funziona come con la luna, bambine: non potete guardare le stelle dal telescopio se il sole non è ancora tramontato!
Aurora: Che fregatura!
FLA: Non puoi comandare il Creato a tuo piacimento. Ci sono dei cicli, dei tempi, che vanno rispettati! Però ho una soluzione… schiaccia quel bottone là, Margherita, per piacere.
[Margherita schiaccia il bottone e i bambini guardano in aria e tutto intorno a loro, come se fosse apparso qualcosa.]
Margherita: Ma è fantastico! È come le mie stelle fluorescenti… ma cento, anzi mille volte meglio!
FLA: Questa è la mia mappa astronomica personale… così posso studiare le stelle, anche quando non le posso vedere!
Elio: Dai, signor astronomo ci mostri la costellazione del Serpente... a scuola mi hanno detto che è una delle più difficili da scorgere, ma è anche l'unica fra tutte ad essere divisa in due parti!
FLA: Hai ragione, vedo che sei stato attento a lezione!
Aurora: Sì, sarà un caso più unico che raro...
Margherita: E quella lassù sulla destra, quella un po' sfocata... che costellazione è?
FLA: Quella, carissima, è la costellazione della Lucertola! E dici bene, infatti è formata da campi stellari che la rendono opalescente tutt'intorno... tu pensa! È una delle poche costellazioni che non tramontano mai completamente!
Elio: Wow! Ma quante cose che sa!! Anche io voglio diventare come lei, da grande...
Aurora: Beh ti toccherà stare attento a più di una lezione, allora...
Margherita: Già, chissà quanto tempo avrà passato a studiare per sapere tutto questo!
FLA: Vi racconterò un'altra cosa, cari ragazzi: anni fa, quando non c'erano mappe e non c'erano tecnologie, quando i telescopi non esistevano ancora e nemmeno i moderni GPS, gli uomini e soprattutto i marinai, avevano un metodo infallibile per orientarsi: la stella Polare. Era lì per loro, nel cielo, e gli indicava la strada verso casa. Era Dio che non li lasciava soli e guidava il loro cammino!
Elio: A proposito di casa! Qui, tutto al buio, chissà quanto tempo sarà passato! Aurora, Margherita! Dobbiamo assolutamente tornare giù, prima che sia troppo tardi e la vostra mamma mi sgridi! Le ho promesso che vi avrei sempre portate indietro prima del calare delle tenebre! Forza! Mi scusi signor Astronomo, ma lei capirà...
FLA: Capisco benissimo, non ti preoccupare! È stato un piacere farvi da guida in questo grande Universo...
Margherita: Grazie, grazie mille! Siete tutti così gentili con noi!
Aurora: Arrivederci signor Astronomo! E stia attento a non inciampare, qua al buio...
FLA: Avanti, andate! Non fate arrabbiare le mamme...
[I ragazzi escono e si fermano un attimo a guardare il cielo]
Margherita: Guardate, è appena tramontato il sole, tra un po' si vedranno le stelle anche a occhio nudo!
Elio: Ma quella non è la stella Polare? Si vede di già!
Aurora: È qui per indicare anche a noi il giusto cammino! Qualcuno lassù sta vegliando su di noi... che bello sapere di non essere soli! Andiamo, ora so che non ci perderemo!