13ª TAPPA
13ª TAPPA
Luna
PROTAGONISTI Elio, Aurora, Margherita e Frate Leone in vesti di astronomo.
RIASSUNTO:
Dopo aver lodato “fratello Sole”, Aurora fa notare alla sorella una strana costruzione che sorge poco più avanti. Arrivati davanti all'edificio notano una targhetta: «Centro Astronomico di Tuoro», e più in basso: «Si prega di suonare».
Le due gemelle stanno morendo dalla curiosità per la strana costruzione, ma sono imbarazzate soprattutto perché i loro genitori avevano loro raccomandato di non disturbare nessuno durante le loro "missioni esplorative". Elio però non bada tanto alle formalità e in men che non si dica un suono di campanacci si propaga per tutta la collina. Dopo qualche secondo di esitazione, vedono che la porta si apre da sola accogliendoli in un ambiente totalmente buio e silenzioso. Proseguendo fino al piano superiore, notano che l'oscurità aumenta. Arrivati in cima una voce li accoglie, è l'astronomo responsabile del Centro che illustra loro l'unica regola: non si può accendere la luce. Poi chiede ai ragazzi se vogliono vedere una meraviglia: c'è la luna piena in cielo.
Elio chiede come mai brilli così tanto: a scuola gli hanno insegnato che la luna non ha luce propria, eppure è così bella! L’astronomo spiega come a volte, per risplendere, basta avere il coraggio e l'umiltà di accogliere la luce altrui: la luna si fa illuminare dal sole, mentre frate Francesco, il santo protettore di quel posto, lo faceva con Dio...
La quarta giornata di vacanza era iniziata con un bel sole splendente e i bambini ne avevano approfittato per scalare una collinetta da cui godere del panorama. Una volta in cima, il caldo e la luce splendente aveva fatto loro benedire il sole per la sua potenza e la sua bellezza...
Aurora: Guardate! Che cos'è quella costruzione a fungo laggiù? Prima non l'avevo neanche notata...
Margherita: Che costruzione? Pensavo fossimo da soli qua in cima...
Elio: È vero! Sembra un edificio... ma che forma strana! Dai andiamo a vedere!
[I tre amici si avvicinano]
Aurora: «Centro astronomico di Tuoro», sembra forte! Ah e guarda lì sotto c'è scritto: «Si prega di suonare». Beh che facciamo?
Elio: Mi pare ovvio, no? Si prega di suonare... e noi suoniamo!
Margherita: Ma no, Elio! La mamma ci ha detto chiaro e tondo che ci avrebbe lasciati liberi di girare, a patto di non disturbare nessuno nel corso delle nostre "missioni esplorative". Non possiamo suonare a gente a caso! Magari stanno lavorando ed è importante...
Aurora: Giusto... mi ero dimenticata delle raccomandazioni della mamma... ma solo perché sto morendo dalla voglia di curiosare dentro! Ci saranno un sacco di strumenti strani e macchinari di ultima generazione e magari anche quei computer potentissimi che riescono a calcolare la distanza dalle stelle!!
Elio: Oh insomma, c'è scritto di suonare e io suono! Che cosa vuoi che succeda?
[Elio preme il pulsante e un suono di campanacci si propaga per tutta la collina. Dopo qualche secondo di esitazione la porta si apre da sola, accogliendoli in un ambiente totalmente buio e silenzioso]
Elio: Permesso, c'è nessuno? Ehilà? Non volevamo disturbare? È permesso?
Margherita: Caspita che buio che c'è qua dentro... fino a un secondo fa eravamo accecati dal sole e adesso so a malapena dove metto i piedi. Non sono sicura che mi piaccia questo posto...
Aurora: Ma va là! È solo un po' di oscurità, cosa vuoi che ti faccia? O ti sei già dimenticata di quando abbiamo incontrato il minatore?
Elio: Dai magari non ci ha sentito... [urlando] EHI, QUALCUNO PUÒ RISPONDERE?
Aurora: Non che io veda così bene... ma questa ha tutta l'aria di essere una scala. Magari sono tutti al piano di sopra, per questo non ci sentono! Dai, andiamo!
Margherita: Ecco, se prima era buio, qua mi sento come se stessi nuotando in un tubetto di tempera nera!
FLA: [Non si vede, si sente solo la voce che risuona] Benvenuti bambini, vi stavo aspettando.
Elio: Chi è? Chi parla? Quanti siete? Dove siete? Venite alla luce! Non vi vediamo!
FLA: Calma, calma non c'è nessun pericolo... Io sono l'astronomo responsabile del Centro. Vedete, qui c'è un'unica regola: non si può accendere la luce.
Aurora: Eh mi sa che l'avevamo intuito...
FLA: Ogni tanto, per poter ammirare ciò che ci circonda dobbiamo rinunciare a qualcosa. Ditemi cari, voi siete disposti a rinunciare a guardare dove andate per vedere una meraviglia?
Elio: Indicativamente le direi anche di sì... però prima voglio sapere di che "Meraviglia" si tratta...
Margherita: Ma dai Elio... fìdati!
FLA: Guardate dal mio telescopio... in cielo c'è la luna piena!
Margherita: Wow ma è bellissima!
Aurora: Che spettacolo!!
Elio: È incredibile... ma come mai brilla così tanto? A scuola ci hanno insegnato che la luna non brilla di luce propria... eppure qui risplende come non mai!
FLA: Hai detto bene Elio. Vedi delle volte, per splendere, basta avere il coraggio e l'umiltà di accogliere la luce altrui: la luna si fa illuminare dal sole e tu pensa! Anche san Francesco, il santo protettore di questo colle, faceva la stessa cosa con Dio. Francesco è riuscito a fare delle opere così grandi perché ha accolto su di sé il riflesso della potenza e della bontà di Dio!
Aurora: Se riusciamo ad accogliere gli altri nella nostra vita potremo trasformaci in dono per chi ci circonda!
FLA: E non solo! La luna non risplende solo per le stelle, ma anche per noi che siamo così lontani! Non dovete mai smettere di accogliere l'altro nella vostra vita... o nel vostro osservatorio astronomico, come ho fatto io!