8ª TAPPA
8ª TAPPA
Mare
PROTAGONISTI: Elio, Aurora, Margherita e Frate Leone nelle vesti di netturbino.
RIASSUNTO:
I ragazzi, trasportati dal Netturbino sulla sua ape car giungono nei pressi del lago Trasimeno.
Finalmente fanno il picnic tanto atteso. Dopodiché le gemelle decidono di aiutare il netturbino a pulire la riva dai rifiuti e dalle cartacce, ma Elio fa il gradasso e decide di fare il bagno. Inutilmente Aurora gli ricorda che non è saggio nuotare subito dopo pranzo e Margherita gli spiega i pericoli delle correnti nascoste: Elio è un gran sportivo, non avrà problemi.
Invece dopo poco inizia a sentirsi male e deve intervenire il netturbino per trascinarlo sulla riva sano e salvo, anche se con un bello spavento. Il netturbino spiega la lezione: di fronte al creato possiamo sentirci padroni (come Elio) o spaventarci per la sua immensità (le gemelle). La giusta misura è capire che tutto è mio solo se io riconosco che l'ho preso in prestito e devo amarlo e trattarlo con cura e rispetto.
La giornata era magnifica e i tre ragazzi si stavano preparando per un picnic al parco, ma, nel corso di una serie di avventure, fanno la conoscenza del Netturbino di Tuoro e del suo legame con un posto molto particolare. Dopo aver chiacchierato un po' con lui decidono di seguirlo sulla sua ape car in direzione del lago Trasimeno.
Elio: [come se avesse ancora la bocca piena dall'ultimo boccone] Oh, che buono! Era tutto fantastico... ma mi sa che è avanzato ancora un po' di spazio per la torta pere-cioccolato di vostra madre... Aurora me ne passi un pezzo?
Aurora: Ma come, non sei ancora sazio?? Sei proprio un maschio tu! Secondo me hai uno stomaco in più rispetto a tutti gli altri...
Elio: Io devo ancora crescere... non è colpa mia se tu sei e rimarrai alta come un soldo di cacio!
Margherita: Voi due, smettetela subito! Piuttosto, visto che abbiamo fatto il pieno di energie potremmo dare una mano al signor netturbino con le sue attività. Che ne pensa lei?
FLN: Vedete, qui sulla riva del lago è pieno di rifiuti e cartacce... Le persone ormai non ci fanno neanche più caso, ma io proprio non resisto quando vedo il creato ridotto in questo stato. Meritiamo di stupirci per la bellezza e non per la sporcizia!
Margherita: Ha proprio ragione, sa? È bello trovare qualcuno che ha ancora la forza e il coraggio di prendersi cura di ciò che ci è stato affidato... Aurora, Elio: cosa ne pensate?
Aurora: Ho sempre voluto provare una di quelle tute da alieno di voi netturbini, sa? Ma non è che ne ha una nera per me?
FLN: Niente tuta, ma posso regalarti dei fantastici guanti, se ci tieni!
Elio: Bah io con questo sole, sapete che vi dico? Mi farò un bagno!
Aurora: Dai, non dire scemenze. Ti sei appena fatto fuori mezza dispensa con tutto quello che hai mangiato... concedi al tuo stomaco almeno un po' di tregua prima di fare il bagno!
Margherita: Che poi, guarda che questo sembra il mare ma è un lago... devi stare attento alle correnti profonde, non scherzare!
Elio: Sciocchezze da femmine paurose, entrambe! Ciò che ho appena mangiato mi ha riempito di energia e poi vi dimenticate forse che sono arrivato primo alle gare di nuoto della scuola quest'anno... oggi l'acqua capirà chi è il suo vero padrone. Non avrò problemi!
[Le gemelle e il netturbino iniziano a pulire la riva mentre Elio entra in acqua con fare baldanzoso, ma dopo poco inizia a sentirsi male e agita le braccia in cerca di aiuto. Il netturbino allora si tuffa per trascinarlo a riva].
Elio: [ancora affannato] Ragazze, c'è mancato poco: che spavento! Stavo nuotando tutto tranquillo e poi all'improvviso... è come se un vortice mi avesse afferrato la caviglia e non riuscivo più a muovermi!
Margherita: Io te l'ho detto! Sei stato uno sconsiderato! Nuotare nel lago non è una cosa da tutti!
Aurora: Meno male che c'era il netturbino con noi! Pensa se fossimo stati da soli! Dovresti solo ringraziarlo!
Elio: Avete ragione... Mi scusi signor netturbino e grazie per esserci stato!
FLN: Scuse e ringraziamenti accettati, a patto che mi prometti di aver imparato la lezione. Anzi, che tutti e tre mi promettiate di aver capito quello che è successo oggi. Il creato ci è stato donato. Possiamo sentirci padroni di esso, come ti reputavi tu Elio o come pensano tutti quelli che sporcano e inquinano senza nemmeno farci caso, o aver paura della sua grandezza e dei pericoli che si celano nella sua immensità, come voi ragazze. La giusta misura però è capire che tutto è mio solo se riconosco che l'ho ricevuto in prestito e devo amarlo e trattarlo così con cura e rispetto. E adesso asciughiamoci e riprendiamo tutti fiato. Sono felice di esserci stato per voi.