Gli educatori dell’oratorio di Sant’Arialdo di Baranzate ci raccontano la loro esperienza


La società italiana sta diventando sempre più cosmopolita: non è più una rarità incontrare anche nei nostri oratori bambini e ragazzi di origine non italiana e di religione non cattolica. Questa realtà bussa alla porta dei nostri oratori con un’urgenza non più procrastinabile e si presenta come una sfida carica di opportunità.
Abbiamo chiesto agli educatori dell’oratorio di Sant’Arialdo di Baranzate (Mi) di raccontarci la loro esperienza. A causa della forte immigrazione, da anni si confrontano con la presenza di tante famiglie straniere e non cattoliche, che hanno contribuito a trasformare il volto del loro oratorio. Senza la pretesa di “canonizzare” un’esperienza specifica, offriamo questa testimonianza perché possa essere di spunto e stimolo ad altri oratori nell’affrontare la sfida dell’integrazione.


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