11ª TAPPA
11ª TAPPA
Erba e fiori
RIASSUNTO:
I bambini si accingono a
salutare il gentile botanico, che prima di accompagnarli all'uscita però fa
vedere loro il giardino delle rose: una “chicca” segreta e nascosta nel cuore
del verde. Meravigliati e stupiti contemplano quel prodigio del creato. Il botanico
ricorda loro come la parte più sensazionale sia pensare che tutta quella
bellezza proviene da un seme che muore: nulla è mai perduto. Ogni volta che
pensiamo ci possa capitare solo il peggio, c'è sempre una meraviglia che ci
attende. Dove tutti leggono solo la parola "fine", noi dobbiamo avere
la forza di ostinarci a leggere un nuovo inizio. Ma potremo farlo solo se
staremo insieme: anche in quel giardino non c'è un fiore che cresca da solo. Le
persone che ci circondano possono sostenerci nei momenti di difficoltà: se ci
stringiamo staremo in piedi meglio, come quando si legano le rose le une alle
altre per farle crescere diritte
Il terzo giorno di vacanza sta
per finire e i bambini si accingono a salutare il gentile botanico di Tuoro che
ha mostrato loro le meraviglie di quel giardino.
Elio: Caspita che giornata piena! Ma
che giornata bella anche! Peccato che stia già per finire...
Margherita: è stata una giornata
sensazionale! La migliore per il momento.
Aurora: Grazie signor botanico per
averci accompagnato... e grazie per averci ricordato tante cose che davamo per
scontato!
FLB: Grazie a voi per essere
capitati qui, nel mezzo della mia giornata e sulla mia strada. Che meraviglioso
regalo che siete stati!
Elio: Grazie, grazie davvero... ma
ora dobbiamo avviarci verso casa: sa, ho promosso alla loro mamma che le avrei
sempre riportate a casa in tempo. Non vorrei mai che perdesse la fiducia in me!
FLB: Assolutamente! Però il cielo è
ancora un po' chiaro e da qui a casa vostra non ci mettete tanto. C'è un ultimo
posto che voglio mostrarvi, sulla strada per l'uscita...
[Dopo
qualche passo in silenzio, ammirando la natura…]
FLB: Benvenuti nel giardino delle
rose. È un posto segreto, e anche un po' magico...
Margherita: È da sogno...
Aurora: Perché lo tenete qui? È un
po' nascosto per essere di questa di questa bellezza. E a me hanno insegnato
che la bellezza, così come la felicità, va sempre condivisa.
Elio: Dopo aver parlato con lei, signor
botanico, con tutte le cose che mi ha ricordato, non riesco ancora a
capacitarmi di come tutto questo possa essere stato creato... per me. Anche per
me.
FLB: Vi svelo un altro segreto, di
quelli belli! Tutto questo proviene in realtà da un seme che muore. Ma ci
pensate? Qualcosa che si dava per spacciato, addirittura "morto",
rivive ed è il responsabile di questo prodigio!
Aurora: Allora è proprio vero che
nulla è perduto! Mi chiedo perché ce lo dimentichiamo così spesso...
Margherita: Forse perché a Milano
non abbiamo tempo di fermarci e guardare le rose...
Elio: O forse perché, talvolta, ci
fa più comodo pensare che sia così. Che quando le cose finiscono, vuol dire che
non ci facevano bene e che non ce ne potranno più fare, quindi tanto vale
muoversi, cambiare pagina...!
Margherita: E invece, ogni volta che
pensiamo che ci possa capitare solo il peggio... c'è sempre una meraviglia che
ci attende! Ognuno di noi ha un giardino di rose dentro di sé!
FLB: Proprio così! Dove tutti
leggono la parola "fine", noi dobbiamo ostinarci a trovare la possibilità
di un nuovo inizio...
Aurora: È proprio quello che ci dice
sempre don Remo, il nostro parroco. È la storia di Gesù, che lui chiama sempre
“il frutto della vergine Maria”. Quando sulla croce sembrava spacciato, il
Padre lo ha risuscitato!
Elio: Però è difficile, signor botanico,
questo lo deve ammettere pure lei... d'altronde noi siamo solo bambini!
FLB: Bambini o adulti, le difficoltà
ci saranno sempre! Ma ascolta bene: potremo superarle se riusciremo ad
affrontarle insieme. Ancora una volta, guardatevi intorno: il creato ci parla
più spesso di quanto noi pensiamo...
Margherita: E soprattutto di quanto
lo ascoltiamo!
FLB: Anche qui, nel giardino
botanico... fateci caso: nessun fiore, nessuna pianta cresce da sola! Le
persone che ci circondano ci sono, sono con noi e nei momenti di difficoltà non
scappano ma ci sostengono e ci accompagnano! Se ci stringiamo staremo in piedi
meglio...
Aurora: Guardate quelle rose: anche
loro sono legate!
FLB: Esatto, così cresceranno
dritte, sostenendosi a vicenda! E ora scappate a casa senza fare arrabbiare
nessuna mamma! Grazie per aver colorato questa mia giornata con la vostra
allegria!
Elio: E grazie a lei signor botanico,
grazie per esserci stato!