Uomo: dominio sulla natura


   PERSONAGGI: Elio, Aurora, Margherita e Frate Leone in vesti di guardiano del museo (=FLG).

 

RIASSUNTO:

Il quartetto si sposta nelle varie sale del Museo e scopre man mano come l'uomo abbia imparato ad accendere il fuoco, a coltivare la terra, a navigare, a commerciare... Margherita guarda meravigliata tutti i passi che i loro antenati hanno fatto, mentre Aurora si rallegra per come l'uomo abbia imparato a piegare al suo volere le forze della natura e, grazie all'uso della tecnologia, sia oggi in grado di risparmiare tempo ed energie per fare tanti, diversi lavori. Il guardiano però spiega ai ragazzi come ci sia un confine sottile tra "lavorare" e "sfruttare la terra". Avere dominio sul creato non vuol dire comportarsi da padroni, ma farsi umili servi, ringraziando per tutto ciò con cui la natura ricompenserà la fatica fatta. Per questo San Francesco invitava i suoi fratelli a farsi piccoli nel lavoro, ma sempre con gioia perché si trattava di un dono!

 

Margherita, Aurora ed Elio si trovano al museo di storia naturale di Tuoro. Qui hanno conosciuto un burbero e misterioso guardiano con il quale stanno esplorando le varie aree per imparare di più su quella strana creatura che è l'"Uomo" e quindi su loro stessi.

 

Margherita: Dai! Non possiamo fermarci... Mica sono venuta qui per vedere una sola sala!

 

Elio: È vero... forza andiamo!

 

Aurora: Signor Guardiano, vuole venire con noi?

 

FLG: Io conosco a memoria questi luoghi, ma vederli con voi getta una luce nuova su ogni cosa! Devo ammettere che mi sto anche divertendo!!

 

Aurora: E pensare che in tutto questo tempo, non si è ancora fatto vedere in faccia. Ma... sa che la sua voce mi è familiare? È come se l'avessi già sentita in questi giorni! Buffo visto che noi non ci siamo fermati un attimo e lei ha sempre lavorato qua...

 

FLG: Sarà una suggestione data dall'eco delle pareti, ma adesso non ci pensare! Guardate qui siamo nella sala dedicata allo sviluppo agricolo dell'uomo: vedete come ha imparato a costruire gli aratri e a coltivare il terreno preoccupandosi che rendesse abbastanza?

 

Margherita: Guardate e qui invece ci sono i primi esperimenti di navi dei vichinghi! Quanta strada abbiamo fatto se penso alle grandi navi da crociera che si vedono nei porti ora...

 

FLG: Sì, tu pensa che sono stati uno dei primi mezzi di comunicazione dei nostri antenati... e ci aiutarono anche a sviluppare il commercio!

 

Elio: Ma quella... è una locomotiva a vapore?

 

FLG: Sì, ed immaginati come dovevano essere stupiti gli uomini e le donne di un tempo a salire su un mezzo che, per noi oggi, è così familiare...

 

Aurora: Anche se 9 volte su 10 a Milano è sempre in ritardo...

 

Margherita: È assolutamente incredibile! Guardatevi intorno: ciò che eravamo e ciò che noi siamo! Quanti passi abbiamo fatto... quanti passi che faremo ancora!

 

FLG: Spesso ce lo dimentichiamo, ma dobbiamo molto, dobbiamo tantissimo a tutti coloro che sono venuti prima di noi... e anche a coloro che custodiscono per noi la loro memoria!

 

Aurora: Ma soprattutto, pian piano siamo riusciti a piegare le forze della natura e ad imporre il nostro dominio! Se penso a quando per seminare ci mettevi giorni e giorni... invece adesso bastano poche ore! Oppure a quando ci mettevi giorni e giorni per andare a vendere qualcosa in America... ma con un click sul mio iPad io compro in America, comunico con l'America... Sono in America! Finalmente, grazie alla tecnologia, siamo in grado di risparmiare tempo ed energie per tanti, diversi lavori!

 

FLG: Vero... però, ecco, c'è un confine sottile tra il "lavorare" e lo "sfruttare" la terra...

 

Elio: Cosa vuol dire? Non capisco proprio... se non ci fossero i mezzi di oggi e l'agricoltura si fosse fermata a quella di un tempo, non avremmo abbastanza da mangiare!

 

Margherita: E guai a toccarti sul mangiare... guai! [e gli fa una linguaccia]

 

FLG: Ahahah no, non dico che dobbiamo ritornare ai tempi in cui i cavalli facevano girare i mulini e c'erano le carestie... però avere "dominio sul creato" non vuol dire quello che intendevi tu prima, Aurora!

 

Aurora: Se non vuol dire piegare la natura ai nostri bisogni e ai nostri desideri... cosa significa?

 

FLG: Avere dominio sul creato non vuol dire comportarsi da padroni, ma farsi umili servi ringraziando poi la natura per tutto ciò con cui desidererà ricompensarci per la fatica fatta. Avete presente il mio amico Francesco?

 

Margherita: Chi, quello “amico amico” di Chiara?

 

FLG: Proprio lui! Con i suoi amici era solito fare tante cose: lavorare la terra, scrivere, fare un po' di artigianato... ecco quando lavoravano, invitava sempre gli altri giovani come lui a non voler essere superbi nelle proprie occupazioni. Dovevano farsi piccoli, ma con una gioia grande nel cuore perché tutto ciò che avevano la possibilità di fare, doveva essere vissuto come un dono!

 

 
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